L’attesa è un atteggiamento di intensa concentrazione per essere preparati per un evento futuro. L’altro nome dell’attesa è la speranza. La speranza purifica l’attesa da infiltrazioni, di impazienza e di inerzia. Attesa significa l’accettazione fiduciosa del domani.
Come può l’attesa aiutare di affrontare una situazione di crisi?
L’attesa relativizza il peso della crisi, perché lo mette in una dimensione di transitorietà: la situazione di crisi è temporale, passerà. L’attesa aumenta la voglia di vivere, perché si spera sempre il meglio. L’attesa aumenta la vigilanza nella situazione attuale: si vedono meglio gli elementi di crisi, le circostanze da affrontare, ma anche le soluzioni di adoperare. La stessa parola “aspettare” in latino “expectare” significa guardare attentamente.
Aspettare può indicare forse anche uno stato di passività nel senso di un’inerzia?
Aspettare non è sinonimo con immobilità. Aspettare si associa sempre con un oggetto. Sempre si aspetta qualcuno a qualcosa. Si può aspettare un amico, il ritorno dei genitori, una lettera, una chiamata al telefono, l’occasione propizia, l’esito di una crisi. In questo senso aspettare è uno stato d’animo che crea tensione creativa. Un proverbio cinese dice: “A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta”.
Aspettare ha molti significati e ciò implica che ha diverse dimensioni?
Aspettare è un atteggiamento complesso. Alcuni di elementi sono:
a) Pazienza. – La pazienza è la facoltà umana di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro. Nella situazione di crisi, come la pandemia creata da corona virus, l’attesa paziente ci salva dalla reazione più distruttiva che è il panico.
b) Attribuire valore al presente. – L’incapacità di vivere l’attesa e la conseguente perdita di pazienza, sono spesso la conseguenza di una tendenza, tipica della nostra epoca, a proiettarsi completamente al futuro. È chiaro che bisogna porsi degli obiettivi a lungo termine, ma coscienti del fatto che il loro raggiungimento prevede un percorso che parte da un oggi. L’attesa ci rende capaci di vivere il presente, assaporando consapevolmente ogni singolo momento.
c) Pianificare. – L’attesa permette la necessaria calma per la pianificazione in vista di una meta. Il “tutto e subito” seduce, ma la gradualità offre certamente un piacere più duraturo. Se si corre troppo, il rischio è di perdersi il bello delle piccole cose, dei minimi gesti, della creazione lenta di qualcosa di importante. Anche la situazione di crisi creata dalla pandemia ha delle sue gioie e soddisfazioni per le quali possiamo essere grati.
Si potrebbe trovare qualche brano evangelico come punto di incoraggiamento?
Un punto di incoraggiamento può essere l’invocazione del Padre nostro: “non abbandonarci alla tentazione”. In questa situazione di pandemia, creata da coronavirus, una delle tentazioni è perdere la speranza e rinchiudersi in depressione. Il rimedio è aprire la mente, l’anima e il cuore e lasciare che entri nella nostra vita l’amore di Dio. Che cosa significa questa saggezza, vorrei illustrarla attraverso un piccolo esempio. Mi ha colpito il messaggio di speranza di un anonimo arabo che invita ad aprire la propria finestra alla luce solare, fiduciosi in Dio, perché il sole penetra in ogni cosa, purché si apra la finestra.
Un uomo disperava dell’amore di Dio.
Un giorno mentre errava sulle colline che
attorniano la sua città, incontrò un pastore.
Questi, vedendolo afflitto, gli chiese:
«Che cosa ti turba, amico?».
«Mi sento immensamente solo».
«Anch’io sono solo, eppure non sono triste».
«Forse perché Dio ti fa compagnia».
«Hai indovinato».
«Io invece non ho la compagnia di Dio.
Non riesco a credere nel suo amore.
Com’è possibile che ami me?»
«Vedi laggiù la nostra città? – gli chiese
il pastore – Vedi le case? Vedi le finestre?».
«Vedo tutto questo», rispose il pellegrino.
«Allora non devi disperare. Il sole
è uno solo, ma ogni finestra della città,
anche la più piccola e la più nascosta,
ogni giorno viene baciata dal sole.
Forse tu disperi perché tieni chiusa
la tua finestra».
La disponibilità di aspettare ci aiuta di aprire le finestre delle nostre anime all’amore di Dio.