Don Vincenzo Lai: 25 marzo 2017

Don Vincenzo Lai: 25 marzo 2017

Chi ha perso la capacità di meravigliarsi e di non essere sorpreso dalla dignità delle cose, è come se fosse morto. I suoi occhi sono spenti”

(Albert EinsteinCapacità di meravigliarsi)

 

O Dio dell’imprevisto, fa’ ch’io non tema mai l’imprevisto l’inconsueto l’impensato poiché proprio tu fosti tutto ciò e feristi il cuore degli uomini con la tua assoluta NovitàScioglimi il cuore perché anch’io sappia sorprendermi e sorprendere per diversità di pensiero novità di vita fantasia d’amore prontezza di fronte al male. Fa’ che un pochino almeno ti somigli, o Dio dell’imprevisto, che nel tuo Figlio desti il giro ad un mondo rappreso e senza senso. Fa’ ch’io diventi immagine e strumento della tua Buona Novità.

(Léon Bloy, Preghiera per l’imprevisto)

Ti ringrazio e ti benedico, Signore, che non smetti mai di sorprenderci con le tue trovate sempre nuove. Quando meno uno se l’aspetta, tu arrivi senza neppure un preavviso, e combini delle cose che ci stupiscono. Quando si tratta di far conoscere la tua misericordia senza limiti, ti vanno bene anche le persone che sembrano meno adatte. Per ogni persona tu conosci il pozzo accanto al quale l’aspetti per farle trovare gratuitamente quello che per anni ha cercato e rincorso con affanno.

Più che le labbra assetate, alla ricerca di ristoro, spesso è il mio cuore che cerca un’acqua impossibile per estinguere un’indefinibile arsura.

Ecco, allora, che tu mi offri un’acqua che non osavo sperare.
Mi hai donato te stesso, acqua che non ristagna, acqua che disseta per sempre.

Presso quel pozzo, quando tu mi hai parlato, sono cadute le tenebre, il mio cuore si è sentito ricolmo di gioia, io mi sono sentito rinascere.

Tutto questo ha fatto la tua grazia che, d’ora in poi, voglio far conoscere a tutte le persone che ti cercano, senza saperlo, in ogni briciola di gioia che il tempo offre.”

(Gianfranco VenturiArrivi senza preavviso, in Un tempo per stupirsi)

La sete esprime il desiderio di una cosa, ma un desiderio talmente intenso, che ne moriamo se ne restiamo privi.”

(Santa Teresa d’Avila)

 

“L’acqua che dà Gesù è un’acqua interiore. Non sgorga dalla roccia, come nel deserto. È lo Spirito Santo, gemente nel cuore di ogni uomo che accoglie Gesù.”

(Don Tonino Bello)

 

Tardi ti amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti amai! E’ vero, tu eri dentro di me, e io fuori. Tu eri con me e io non ero con te. Chiamasti, gridasti, squarciando la mia sordità; sfolgorando il tuo splendore dissolse la mia cecità; esalasti una fragranza che mi ha rianimato e ora anelo verso di te; ti gustai e ho fame e sete di te; mi toccasti e bruciai della tua pace.”

(S. Agostino)